sabato 28 gennaio 2017

D’Alema contro tutti. Finalmente se ne va!

D’Alema se ne va. E intende portarsi i suoi da Bersani a Speranza e via dicendo. Il PD si avvia finalmente a chiarire per quale progetto la gente è chiamata a pagare la tessera, a votare e a fare campagna elettorale.




Elettori, simpatizzanti e militanti per anni non hanno saputo se lavoravano per un partito o per l’esatto opposto di quel partito. Il chiarimento era d’obbligo. Salutiamo la felice iniziativa di D’Alema come benefica per tutti. E buona fortuna.

Del resto sono anni che D’Alema vuole un partito tutto suo. Nel 2009 inveiva contro Veltroni, “Ci ha fatto perdere”, diceva, e ancora sempre nel 2009 contro Franceschini accusandolo di attaccarlo “per andare sui giornali”. Mentre nel 2013 accusava Bersani di essere un “uomo dell’800”, di essere “matto” e di portare “il partito alla rovina”.
Cosa dire? Se non altro è coerente. Non gli piacciono i segretari PD.

Nella convention di palazzo Frentani a Roma stamattina D’Alema è stato chiaro:
“Se Matteo Renzi cercherà di correre al voto per normalizzare il partito e avere gruppi parlamentari più fedeli scatterà il liberi tutti. Una scelta di questo tipo renderebbe ciascuno libero”.

Se dunque Renzi va a elezioni senza fare prima un congresso, scissione.

Renzi che in queste ore si frega le mani perché da oggi le famose siringhe costeranno agli ospedali tutte allo stesso prezzo dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, - con un risparmio complessivo di 120 milioni di euro l'anno - è impegnato con la diretta FB prevista alle 18 da Rimini dove oggi ha incontrato i sindaci chiamati a costituire il grosso della rappresentanza parlamentare PD alle prossime politiche.

Non sembra, come dire, Matteo Renzi troppo angosciato dalla ricerca di una qualche nuova legge elettorale che possa non dispiacere all’ex esponente PD Massimo D’Alema.

Ce ne faremo una ragione.



Monica Montanari









Fonti


Redazione, «Pd, D'Alema: "Via a raccolta fondi. Comitati pronti a ogni evenienza. Senza congresso, al voto liberi tutti”» Repubblica.it, 28 gennaio 2017

Ringrazio una ragazza del Gruppo FB Simpatizzanti Liberi per il Cambiamento per aver divulgato il collage dei titoli di giornale riportato sopra a illustrazione della notizia.


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4 commenti:

Unknown ha detto...

non sono meravigliata,da uno come D'Alema ti puoi aspettare questo ed altro,del resto non fece la bicamerale con Berlusconi e non promise a Berlusconi che non si sarebbe fatta nessuna legge per il conflitto di interessi e lo sancì nel patto fatto a casa di Gianni Letta in cui aggiunse che non avrebbe tolto la quinta rete televisiva a Mediaset ,come invece l'Europa aveva chiesto ,è arrogante,presuntuoso e se ne frega dell'Italia ,degli italiani e della sinistra

Anonimo ha detto...

Ormai il PD è un partito neofascista geneticamente modificato a servizio dal mondo della finanza e dalle banche, E' naturale che uno di "sinistra" come DAlema lasci il partito.

Monica Montanari ha detto...

Osita, non lo dire a me. Lascia Mediaset per "incompatibilità ambientale" proprio mentre D'Alema veniva a Cologno a fare la pax televisiva!

Monica Montanari ha detto...

Anonimo, siamo tutti al servizio della finanza e delle banche da quando nel 2011 la finanza internazionale ha attaccato il debito sovrano. Purtroppo il mondo e la globlaizzazione richiedono una sistema più produttivo per reggere. Puoi maledire il chi vuoi ma le cose non cambieranno per la seplice volontà di non adattarsi. Lo ha ben dimostrato Varufakis : non c'è niente da fare se non cambiare e rimettere in discussione le rendite di posizione.

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