martedì 30 maggio 2017

È stato il No al Referendum a portarci al Proporzionale, non Renzi

Per quanto possa sembra a taluni assurdo occorre chiarire un paio di cose su Renzi e il Proporzionale. Oggi Tagadà rimarcava che Renzi era contro il proporzionale e ora lo vuole. No Panella, no Tagadà: Renzi non lo vuole. A volere il proporzionale tedesco o d’altro genere sono quelli che hanno votato NO al referendum del 4 dicembre 2016. Il proporzionale ci garantirà come dice Prodi l’instabilità e a portarne interamente responsabilità e colpa sono le forze politiche e gli elettori che hanno votato NO. 


lunedì 29 maggio 2017

Un Paese - e forse un mondo - sull'orlo di una crisi di nervi

Dov’è finito il buon senso? Il processo non va fatto all’omeopatia come chiede Gianluca Nuvoletti sulla Stampa ma allo stato mentale generale. L’otite è un disturbo dolorosissimo, chi è quella madre che tiene il piccolo in preda a intollerabili sofferenze per 15 giorni senza portarlo in un pronto soccorso? Dai vaccini al crudismo vegano, tutte le spie di un disagio giunto a limiti di guardia. Tanto ai limiti da diventare questione politica.





venerdì 26 maggio 2017

Fiducia mai così bassa: quelli del "no" si sono accorti di aver combinato un guaio

L’Istat ha comunicato ieri i dati sulla fiducia di consumatori e imprese. Sorpresa! Contro le attese degli analisti mai dato così basso da inizio 2015. Non solo il livello è bassissimo ma inverte la tendenza al rialzo per la prima volta dopo nove mesi. Immaginatevi uno scalatore che sale guardando alla vetta poi, per la prima volta dopo 9 mesi inciampa e cade e terra al campo base dove si trovava due anni prima. 




giovedì 25 maggio 2017

Venete sull'orlo del fallimento: Renzi c'è e intorno solo mugugno

Due parole sulle banche. Dipendenti e correntisti salvati, nessuna disparità di trattamento e una nuova disciplina per evitare altri fallimenti: il bilancio dei 1000 giorni di Renzi sulle banche è lì da vedere e l’ex premier può andarne orgoglioso. Ma il dissesto c’è e chi è causa del suo male invece di piangere se stesso -  azionisti, obbligazionisti subordinati, vecchi gestori e governanti - intona il «piove governo ladro». Grillo e i suoi si uniscono al coro con cinismo e nessun annuncio di affidabilità rispetto alle proprie competenze e senso dello Stato. 





mercoledì 24 maggio 2017

Abbassare il cuneo fiscale sarebbe bello ma significa più tasse per tutti

Dal rilancio di Confindustria sul cuneo fiscale, l’occasione per Renzi di un patto faustiano, da non stringere assolutamente. Confindustria torna alla carica sul cuneo fiscale. Questa volta è Vincenzo Boccia a farlo durante la relazione annuale dell’associazione industriale mettendo un piede nello spiraglio della porta: chiede al governo l’azzeramento del cuneo fiscale per tre anni per i giovani in vista di abbassarlo per tutti. Renzi potrebbe ricavare un alleato elettorale ma a un prezzo che non può permettersi.




martedì 23 maggio 2017

Si voterà con il Consultellum, ecco perché

Legge elettorale, facciamo un po’ di conti. Tutti parlano dei numeri al Senato e non è un caso. Si riferiscono ai voti necessari per fare passare una legge in generale e, in particolare, quella elettorale: numeri che, come è noto, non ci sono. Finirà che si andrà a votare con la legge uscita dalla sentenza della Consulta e sarà l'occasione di esprimere un voto utile alla governabilità del Paese mandando defiitivamente in soffitta i piccoli partiti.





sabato 20 maggio 2017

Jobs Act: le speculazioni vergognose

Il jobs act rallenta e i suoi critici si dimenticano di un dettaglio: a rallentare è l’economia stessa in un’Italia che loro con i loro “no” hanno contribuito - e continuano -  ad affossare. 







giovedì 18 maggio 2017

Istat, gli operai non sono più proletari; una legge elettorale per l'Italia che cambia

La società cambia, Istat certifica la scomparsa del proletariato e il fatto che gli operai attivi e pensionati sono tra quelli che stanno meglio. Ecco spiegata la conversione "ad U" del vecchio PD bersaniano da partito progressista a partito conservatore. Ma la società italiana deve cambiare per non morire e nuove prospettive in questo senso vegono dal Rosatellum cui le strategie renziane stanno predisponendo i numeri per essere approvato anche al Senato. Disperata la reazione del mondo vecchio su Consip ed Etruria. Ma sono solo parole, i fatti sono dalla parte di Renzi. 




mercoledì 17 maggio 2017

Montature mediatico giudiziarie: avanti a muso duro

Nel pieno delle montature mediatico giudiziarie è il momento della forza, non della simpatia. Non si può piacere a tutti. Renzi e la sua classe dirigente smettano di cercare consenso generalizzato e vadano a prendersi con determinazione l’investitura a governare dai 13 milioni di sì del referendum. 




lunedì 15 maggio 2017

Ghizzoni versus Maria Elena Boschi: terrò la bocca chiusa “se non…”

Ghizzoni ha dichiarato che confermerà o smentirà di aver ricevuto pressioni da Maria Elena Boschi solo se e quando lui dovesse essere convocato a testimoniare dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. Se dunque Renzi darà corso alla commissione come più volte auspicato anche pubblicamente, a partire da una recente assemblea nazionale tenutasi in corso di scissione contro i fuoriusciti… se dunque Renzi procederà a fare la commissione d’inchiesta, dovrà tener conto che questo implicherà l’uscita allo scoperto dell’ex AD di Unicredit Federico Ghizzoni e le sue eventuali rivelazioni.




domenica 14 maggio 2017

L'attacco mondiale hacker e la "bitcoin" connection

Attaccati 99 Paesi in tutto il mondo, bloccati se il proprietario non paga la cifra richiesta di 300 dollari in bitcoin ma il ricatto sale per chi non paga subito.
Non viene in mente la Spectre con Adolfo Celi che ricatta il mondo?
Come sempre occhio a cosa si inventa per gioco, prima o poi si realizzerà.
La Spectre hacker può puntare a mostrare la propria potenza ma a che scopo? Per esempio per intimidire le autorità monetarie che volessero far crollare la valuta clandestina mandandone in rovina i possessori.




venerdì 12 maggio 2017

Serracchiani complicata sui profughi. E i grillini vanno in tilt

Serracchiani nell’occhio del ciclone come in passato lo è stato Poletti per una frase dalle implicazioni evidenti a tutti tranne che ai 5 stelle. Per agevolarli forniamo un traduttore per dummies. 




mercoledì 10 maggio 2017

Chi è De Bortoli, l’uomo che accusa M.Elena Boschi.

De Bortoli attacca Boschi. Per il normale cittadino che osserva da casa avvicendarsi sullo schermo televisivo i semidei del mondo dell’informazione, del profilo di Ferruccio De Bortoli spicca il contrasto tra l’uomo che si opponeva fieramente a Berlusconi prima del 2003 e il De Bortoli del 2009 ed oltre più possibilista, addirittura indulgente con l’affarista che ha comandato in Italia per quasi un ventennio.




martedì 9 maggio 2017

Arriva la patente per pettinare i capelli: le forze politiche in preda alla frenesia preelettorale

Disastri veri e disastri falsi. Le leggi di Renzi, incisive e - purtroppo per chi non le ama -  funzionanti rendono evidente l’incapacità amministrativa dei 5 stelle a Roma. Mentre la Capitale affonda nella spazzatura, i grillisti e collaterali pensano di poter usare contro Renzi i correttivi delle riforme e le breaking news estratte da un libro stampato, si veda santa Boschi ancora sulla graticola. Per rispondere al disastroso bilancio romano dei 5 stelle il Fatto Quotidiano attacca sull’imperfezione di alcune riforme renziane titolando al fallimento con malafede patente per non parlare del rilancio di notizie tanto fresche da essere contenute in un libro. Sul piano dei disastri il problema non sono certo i correttivi di riforme tanto numerose e incisive, nè i padri di figli renziani, quanto piuttosto il disastro romano e il fiorire di proposte preelettorali da parte di tutte le forze politiche.




lunedì 8 maggio 2017

L'Effetto Macrozi rimette in cammino l’Italia. ...E M5S apre al PD.

Di Maio dai microfoni di RTL 102,5 apre al dialogo con il PD sulla riforma elettorale e innesca un botta e risposta aperturista con Matteo Richetti. La vittoria interna di Renzi e quella nazionale di Macron rimettono in moto l’Italia.





Tramatlantico riprende le pubblicazioni. Che la fatica sia valsa la pena

Tramatlantico torna alle pubblicazioni dopo una settimana sabbatica presa a cavallo delle primarie. Il perché è presto detto. È stata dura. Eravamo e siamo perfettamente esausti.