lunedì 9 gennaio 2017

Quando non è Grillo che rifiuta il sistema, ma è il sistema che rifiuta Grillo.


 Resistendo all'impulso di un facile consenso non ho postato volutamente nulla finora sull'affaire Grillo - Alde. Ma ora posso farlo e vi dico fuori da denti: gli è andata male. 




Verhostadt: Grillo in Europa?  No, grazie. Dal gruppo liberale di centro del Parlamento europeo (ALDE) un no secco all'ingresso di Grillo. «Non ci dà garanzie».

Nel tentativo di Beppe Grillo di piazzarsi al centro dello schieramento politico europeo c'era una buona notizia: Grillo aveva interpretato la situazione politica italiana in evoluzione verso un sostanziale bipolarismo PD - M5S (per l'analisi su questo punto si vada qui) e ha tentato di lasciare a Renzi il ruolo del "più estremista".

L'operazione di rivergination è fallita e nel peggiore dei modi.

Dopo la segretezza del preaccordo con l'Alde il 4 gennaio, le "europarie" organizzate in tutta fretta per evitare il consolidarsi del dissenso.

Sembrava una mossa abile, perfetta, e qualcuno accusava Grillo di essersi venduto l'anima al diavolo per riuscirci.

Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi.

Il Savonarola di Genova si consolerà pensando a quanta attenzione ha riscosso presso i media, a quanto è riuscito a far passare sotto silenzio il fallimento di governo amministrativo a 5stelle.

Monica Montanari





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