mercoledì 22 febbraio 2017

M5S: Il cronoprogramma dei flop

Il M5S prende decisioni sempre più disordinate e disarticolate.







Leggiamo sul blog di Grillo una tirata contro il milleproroghe per la parte relativa agli ammortizzatori sociali previsti a favore dei dipendenti dei partiti in crisi o chiusi da tempo. Insomma, forse ritenendo che di politici si parli, Grillo si slancia in un monologo anticasta, ignorando che i dipendenti dei partiti sono persone normali, dalla segretaria al contabile che svolgono o hanno svolto in passato un normalissimo lavoro impiegatizio.

Il Movimento Cinque Stelle vuol lasciare dunque dattilografe e impiegati senza ammortizzatori sociali solo perché dipendenti dei partiti.

Ma i fronti aperti per i grillisti sono tanti quante le loro contraddizioni.




In merito alla protesta dei tassisti romani?
La sindaca Virginia Raggi ha dato la propria benedizione alla manifestazione, saluto romano, cori fascisti, bombe carta e tirapugni compresi. A tutto il pacchetto. Il Sindaco Raggi era inconsapevole - come, del resto, la quasi totalità di noi - della linea fin lì tenuta dal suo partito riguardo a Uber e in particolare dell’emendamento 52.6 a firma dei senatori M5S Girotto e Castaldi che favoriva l’ingresso di Uber nel mercato italiano.

Emendamento ritirato all’ultimo e un imbarazzato Vito Crimi si è trovato a dover fare nelle ultime ore un’evoluzione da contorsionista: "Nella foga emendativa è venuto fuori questo emendamento, è bastato un confronto tra di noi per capire che portava a una deviazione, cioè all'ingresso di Uber nel mercato, e quindi ritirarlo"

Ma la confusione imperante tra i 5 Stelle trova di certo la sua più alta esemplicazione nella vicenda Stadio A.S. Roma, progetto inizialmente varato dalla giunta Marino.

Se infatti la sindaca Raggi si era espressa a favore della costruzione dello stadio, la deputata M5S Roberta Lombardi aveva dichiarato in un post su Facebook: “Un milione di metri cubi e uno stadio, un solo stadio. Grattacieli, business park, l'equivalente di oltre 200 palazzi in una zona disabitata da secoli. Sapete perché? Perché è a fortissimo rischio idrogeologico. Se non è questa una grande colata di cemento, allora cos’è?”

Sulla questione interviene Grillo dall’alto come al solito: “Sullo stadio della Roma - scrive - decidono la giunta e i consiglieri. I parlamentari pensino al loro lavoro”.

Lo famo o non lo famo sto stadio? Verrebbe da dire facendo il verso a Francesco Totti.
Non lo famo.



Secondo le ultime notizie la Sindaca sta prendendo tempo. L’ennesimo capovolgimento di fronte è stato probabilmente causato dalla manifestazione della fronda interna ai M5S contraria alla costruzione.
 E anche a questo proposito si registra il solito happening 5 stelle ovvero tutto tranne che linearità e limpidezza: Venerdì 17 febbraio ebbe luogo in piazza del Campidoglio una manifestazione di incoraggiamento alla Raggi ripresa da testate televisive in diretta come Tagadà su La sette.
Ebbene si viene a scoprire, riporta la Stampa, che la manifestazione Pro Raggi era stata richiesta e animata dai dipendenti del comune!
Scandaloso, non ancora abbastanza.

Quando infatti i compagni di partito della Raggi hanno chiesto la medesima piazza per protestare contro la costruzione dello stadio, la piazza è stata negata. La Questura di Roma a negato ai membri M5S più critici di manifestare sotto il palazzo senatori contro il nuovo Stadio A.S. Roma.

Viene da concludere che se al politico tradizionale si imputa, con sdegno, il mancato adempimento delle promesse elettorali, riguardo ai non-politici M5S, viene invece da augurarselo.


 Valda Campochiaro Montanari






Fonti e Documenti: 

Su ammortizzatori sociali e milleproroghe:
beppegrillo.it

Su Taxisti contro Uber:
La Repubblica

Su Stadio A.S. Roma:
AdnKronos
La Stampa
La Stampa



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