giovedì 6 aprile 2017

A libro paga da Putin contro l'espianto degli ulivi

Il tar blocca l’espianto degli ulivi. Non è bastato incartarli e metterli a nanna in attesa del rimpianto con attenzioni che tanti nostri vecchi indigenti se le sognano. 



Bisogna sospendere, ha deciso il Tar del Lazio. Poco importa che per realizzare l’acquedotto Basilicata-Salento siano stati espiantati 2.500 ulivi contro i 211 eradicati provvisoriamente per il gasdotto.



I NoTap obiettano che levare gli ulivi per l’acqua va bene ma per il gas no.

Questo gasdotto non s’ha da fare, par di capire, indebolirebbe il potere di Vladimir Putin sull’Europa perché il gas ci arriverebbe dalla fonte aggiuntiva dell'Azerbaijan.

Troppo bello togliere a Putin la possibilità di ricattarci chiudendo i rubinetti?


I gasdotto  lungo 1841 chilometri che non ha incontrato ostacoli per 1833 ed è stato bloccato dalle proteste solamente negli ultimi 8 chilometri italiani rende evidente che sono pagati da Putin.




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