giovedì 6 aprile 2017

Ecco il piano dalla casta che sostiene gli anticasta

Sapete che c'è? È Renzi quello antisistema e se rivoluzione dev’essere sarà lui a guidarla, il popolo del sì contro tutti: i “poteri forti” appoggiano Grillo - notizia di queste ore - mentre i politici del passato ricorrono ai vecchi mezzi della bassa politica. Avanti così guardando al futuro.



Il 6 marzo a margine del convegno “Facciamo tornare grande il Nord” il vecchio Umberto Bossi commentando l’inchiesta Consip  si lasciava sfuggire una battuta su Renzi:
«Quando uno non serve più agli interessi del centralismo lo tirano giù dalle spese.» Ora che i poteri forti non hanno più bisogno di Renzi per realizzare un’opzione centrista lo scaricano.

La battuta del vecchio leone leghista torna in mente in queste ore in cui viene allo scoperto l’appoggio di Urbano Cairo, Diego Della Valle, & Co, a Grillo: personaggi e grandi media legati a Confindustria appoggiano il Movimento e lo sforzo di Casaleggio Jr. di accreditare il M5S come forza di governo.


Gianluigi Nuzzi, Carlo Freccero, Andrea Scanzi, Gianluigi Paragone, Franco Bechis, Domenico De Masi (sociologo), Aldo Giannuli (storico e agente segreto), Enrico Mentana, Maria Rita Parsi, Andrea Boraschi saranno i protagonisti della convention del Movimento a Ivrea l’8 aprile prossimo.

Intanto, il 3 aprile, il Corriere della Sera ha ospitato la lettera manifesto di Davide Casaleggio, la Gruber lo intervisterà sotto il non temibile fuoco di fila di personaggi scelti nel manipolo dei relatori della convention del Movimento stessa: Gianluigi Nuzzi e Domenico De Masi. Il quadro viene esplicitamente ricostruito da un’articolessa di Francesco Cundari del Foglio e da un pezzo di Marco Zonetti su Affari italiani.



Intanto parte l’allarme/minaccia da sinistra. A riportarla, denuncia Fabrizio Rondolino su L’Unità, è Tommaso Rodano secondo il quale se vince Renzi alle primarie gli orlandiani di base nei circoli sarebbero pronti a fare le valige e lasciare il partito, un’altra esplosione annunciata.

Intanto nemmeno l’asse ex popolare tiene. 
Giorgio Pagliari l’uomo del momento al centro perfino di una possibile crisi del governo nazionale, nella sua città, Parma, incorna il candidato a sindaco renziano Nicola Dall’Olio per sostenere il proprio Dario Costi e finisce a sua volta vittima di tatticismi di oscura provenienza, colpito nelle sue aspirazioni di presidente della Commissione affari costituzionali della Camera. Il tutto fa tremare il palazzo ma Paolo Gentiloni si schiera subito con Renzi e parla di "episodio grave". Ed è l’unico che tiene.

Cosa sta accadendo dunque?

Accade che sempre più stiamo vivendo la fase meravigliosa e creativa di rifondazione di una grandissima forza politica che fu pci, pds, ds, e poi pd, chiamata a capire la prospettiva politica di ogni scelta concreta del qui ed ora. A incaricarsi dell’impresa sarà il Popolo del Sì, 11 milioni di bacino al netto di transfughi veri e presunti. Perché dobbiamo dircelo. 

Sapere di avere contro il vecchio blocco dei poteri forti in appoggio a squadristi estemporanei da un lato e avere contro l’intero arco delle forze politiche che hanno governato per gli ultimi venti anni ed oltre - Lega, Forza Italia, ditta bersaniana e limitrofi fino a quei centristi che si mettono per traverso in tema di legge elettorale - mostra con forza plastica e con evidenza che è Matteo Renzi la forza antisistema, e se rivoluzione dev’essere sarà con lui.

Mettiamoci nei panni dei padroni del vapore, dei confindustriali, quelli che gestiscono la borsa, i grandi interessi, i grandi giornali, le grandi opere pubbliche. Siamo abituati a pensarli un po’ come i padroni della città nei fumetti Marvel, i Joker, i Lex Luthor. Mettiamoci  nelle loro scarpe: perché mai dovrebbero impiegare tutti i loro non pochi mezzi per tifare per i 5 Stelle e indurci a votare per questi se non fosse che Grillo è funzionale ai loro piani?


Monica Montanari 




Fonti e Documenti

Umberto Bossi: «Quando uno non serve più agli interessi del centralismo lo tirano giù dalle spese» sul Fatto Quotidiano
I personaggi e i media che affiancano i 5 stelle su Affari Italiani
Le strategie di Casaleggio Jr per accreditare i 5 Stelle come forza di Governo su Affari Italiani
Gli appoggi di lungo periodo della casta agli anticasta: Francesco Cundari su Il Foglio
Minacce a sinistro secondo Rondolino sull’Unità
Torreggiani attacca Dall’Olio a Parma
Gentiloni sull’incidente Pagliari si veda l’Ansa


Ti è piaciuto l'articolo?



Nessun commento:

Posta un commento