domenica 23 aprile 2017

Ecco perché non sono "i garantiti" a votare per Renzi

Il Pd di Renzi partito dei garantiti secondo Luca Ricolfi intervistato da Marco Damilano durante la kermesse milanese Tempo di Libri. Molti  di noi incapienti abbiamo votato per Renzi. Ricolfi deve cambiare categorie d’analisi. 





Nel presentare il suo libro “Sinistra e popolo” Ricolfi dice che il Pd di Renzi è diventato il partito dei "garantiti" perché ha fatto lo sgravio degli 80 euro di cui non possono beneficiare gli incapienti.

Ricolfi dimentica la vicenda degli insegnanti e degli statali e degli operai di Landini. E semmai è proprio esattamente il contrario: molti "garantiti" il cambiamento lo temono e con esso il progetto Renziano.

C'è "garantito" e "garantito", insomma.



Gli spaventati, timorosi di perdere le proprie garanzie appunto, si sono trincerati a difesa del proprio e sono confluiti sul No al referendum affossando il Paese e orientandosi infine - immaginiamo - su altri riferimenti elettorali, Bersaniani in primis e 5 Stelle.

Poi ci sono "i garantiti" e "i non garantiti" disposti a cambiare e sono questi a riconoscersi in Renzi. 

La realtà è dunque ben diversa da quella descritta da Ricolfi. Renzi ha impostato una politica dei redditi mirata alla crescita prescindendo dal gemellaggio con questa o quella categoria - sempre che ne esistano ancora di classiche -, il suo scacchiere era ed è l’intera società italiana, non la rappresentanza di una categoria di poveri rispetto a un'altra.

Il progetto nazionale di riavviare la crescita ha messo il partito di Renzi fuori dalle logiche di rivendicazionismo classico.

Molti  incipienti pertanto, pur non avendo beneficiato degli 80 euro, tuttavia si riconoscono nel progetto renziano perché li avvantaggia nel portare più clienti a entrare nei loro uffici e negozi, perché ha aperto loro l'accesso a un posto di lavoro vero destinato di anno in anno a farsi sempre più stabile.

Ecco allora che Luca Ricolfi mostra con il suo argomentare la corda sociologica cui si impicca lui ma anche tutta la sinistra bersaniana incapace di leggere il nostro tempo, ferma all’idea delle classi in armi.



La rabbia resta ma di classi non c’è nemmeno più l’ombra.
Nella povertà generale del post referendum l’unico spartiacque a resistere sembra essere quello tra coloro che giocano d’azzardo (alle slot, ai gratta e vinci, alle lotterie, etc…) e quelli che non lo fanno... e puntano su Renzi.



Monica Montanari



Fonti e Documenti

Intervista di Luca Ricolfi su il Fatto Quotidiano



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