martedì 21 febbraio 2017

Ladri di democrazia: nomi e cognomi di chi sta portando il Paese al disordine e alla forza bruta

Dall'Annunziata - ieri sull'Huffington - alle dichiarazioni di Enrico Letta sulla responsabilità della fuoriuscita dei tre tenori, l'impudenza di una posizione indifendibile: a scegliere chi comanda non deve essere chi vota. 

Portos - Franco Portinari www.portoscomic.org


Flagellati pure elettore del "no". Non servirà. Con la tua leggerezza e con la tua pancia che non sente ragioni ci hai portato al disastro. Perché vedi elettore del no nella vita vera accade sempre:  chi vince comanda. Se gli elettori rinunciano a decidere chi vince, a scegliere chi comanda saranno altri e con criteri diversi da quelli dei cittadini.

Questa semplice verità evidente nella vita comune non entra in testa a quelli che hanno votato “no”.

C'è sempre chi comanda ma rinunciando al principio maggioritario a scegliere chi comanda non saranno gli elettori.

E così stiamo assistendo al suicidio di un paese intero per ignoranza... Non potrò mai rassegnarmi.

L’editoriale di ieri di Lucia Annunziata sul vero responsabile della scissione lo avrete letto. Una delle giornaliste capofila del "no" ha l’impudenza di scrivere che tutte le scissioni e microscissioni in corso sono colpa del proporzionale. Se leggete questa incredibile dissociazione della Annunziata da se stessa, alla luce delle dichiarazioni odierne di Enrico Letta, si alzerà il velo su due Italie.

Enrico Letta nell’addossare a Renzi la responsabilità della scissione del PD non riconosce il principio secondo cui chi vince nei processi formali democratici comanda e che chi perde in detti processi debba adeguarsi e obbedire.

Chi dunque deve comandare secondo Letta? Non i cittadini e gli iscritti che votano alle primarie, ma i capicorrente accordandosi tra loro e facendo compromessi.

È tutto qui.

La battaglia tra il no e il sì è tra antidemocratici - non a caso per lo più meridionali abituati a vivere una vita civile attenuata dalle infiltrazioni della malavita organizzata e dal tribalismo dei clan familiari - e centro settentrionali ottusamente fiduciosi negli strumenti della democrazia.




Il lento ma inesorabile prevalere del principio proporzionale sta già mutando la vita civile e politica, sta spostando lo scontro tra quello cristallino e ordinato della democrazia a quello della forza bruta.

Lo dimostra un piccolo spaccato, un "uno due" da social tra Michele Emiliano e un suo potenziale elettore. Il cittadino minaccia di prendere Emiliano a calci nei denti, Emiliano gli risponde... Ecco qua riporto la videata. A valutare come risponde Emiliano ci penserete voi.

Per questo Matteo Renzi questa battaglia sul maggioritario non la deve abbandonare, non dobbiamo arrenderci al tramonto della democrazia. In molti non vogliono il voto, ne approfitti per metterli davanti a un aut aut: o maggioritario o elezioni.


Monica Montanari




Fonti e Documenti

L'editoriale di Lucia Annunziata in merito alle colpe del proporzionale su l'Huffington Post
Le dichiarazioni di Enrico Letta contro Renzi nell'intervista al Corriere della Sera

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