Non viene in mente la Spectre con Adolfo Celi che ricatta il mondo?
Come sempre occhio a cosa si inventa per gioco, prima o poi si realizzerà.
La Spectre hacker può puntare a mostrare la propria potenza ma a che scopo? Per esempio per intimidire le autorità monetarie che volessero far crollare la valuta clandestina mandandone in rovina i possessori.
Può essere una risposta atlantica alla potenza hacker russa, l’affacciarsi di una nuova taskforce informatica di matrice araba? Una risposta russa ai missili sparati da Trump in Siria?
La motivazione economica non sussiste perché l’attacco avrebbe un ricavato intorno ai 50 mila dollari per i cyber terroristi. E allora?
Allora potrebbe essere uno spot planetario del bitcoin la valuta con cui è stato chiesto il pagamento del riscatto.
Bitcoin: una bolla speculativa di cui nessuno parla
Proprio tre giorni fa il bitcoin ha toccato un record senza precedenti e la bolla speculativa della moneta virtuale continua a espandersi. Chi ha investito un euro in Bitcoin otto anni fa ora possiede bitcoin scambiabili alla pari di 274 mila dollari. Nel febbraio 2017 il bitcoin si approssima a raggiungere infatti il picco massimo mai più eguagliato di circa duemila dollari di valore già toccato nel dicembre 2013. Facile che i possessori di bitcoin si aspettino una nuova discesa della valuta.
L’attacco mirava a rimandare l’esplosione della bolla?
Di colpo l’attacco informatico in 99 Paesi a siti provvisti di un sistema Windows ormai desueto mostra un paio di cose ai poteri analogici: saranno soggiogati gli Stati incapaci di agire con i canoni dell’azione militare sul terreno delle valute virtuali e su quello della pirateria informatica.
Cos’è il bitcoin
Vediamo nel dettaglio il bitcoin. Ne farò una spiegazione non precisissima ma meglio capace di andare al sodo.
Il bitcoin viene concepito come l’oro nei sistemi monetari arcaici e dunque influenzato nel suo valore dalla scoperta di nuove miniere. Alla base della moneta virtuale vi sono perciò alcuni server dove si può andare a picconare nella speranza di trovare nuove miniere. È un lavoro di forza bruta e consiste nell’individuare un codice. Quando questo accade, la notizia viene diramata in tutto il mondo e vi è nuovo afflusso di contante nel sistema. Se vuoi pagare in bitcoin devi esserti fatto pagare in bitcoin o aver cambiato i suoi soldi con bitcoin.
Può avvenire online o anche grazie ad alcuni “bancomat” fisici. In Italia ce ne sono 7: a Torino, Milano, Firenze, Rovereto, Pisa, Udine, Roma. A cosa serve pagare in bitcoin?
A cosa serve il bitcoin
Serve a poter ricaricare carte di pagamento in tempo reale, serve per fare pagamenti ed esportazioni di capitale non tracciabili. Il bitcoin è dunque la moneta corrente nel deep web. Una moneta che pur non essendo illegale nasce per definizione criminale. Ma il vero rischio del bitcoin non sta tanto nell’agevolare le attività criminali - compreso il terrorismo - bensì è insito nella sua stessa espansione che oltre una data massa critica affiderebbe le leve dell’economia globale - al o - ai soggetti che hanno potere di agire sul mining o su grandi riserve di bitcoin.
Un quadro allarmante
Per ora le grandezze dell’economia in bitcoin sono tali da far immaginare che le stesse autorità monetarie ufficiali ne detengano buone scorte, tali da poter far prendere un bagno ai possessori, quando e come lo ritengano opportuno. Se infatti il bitcoin è moneta criminale usata per riciclaggio, terrorismo, evasione fiscale, le autorità monetarie provviste di riserve sufficienti sono in condizione di agire a piacimento con un click e determinare la rovina finanziaria dei trafficanti. Teniamo presente che in questi giorni il Bitcoin è valutato 1700 dollari e sta salendo. L’attacco Hacker di ieri è maturato in questo quadro.
Monica Montanari
Fonti e Documenti
L'attacco Hacker su La StampaL'attacco Hacker su Il Sole 24 Ore
Bolla speculativa de bitcoin sul Sole 24 Ore del 24 Feb 2017
Bolla speculativa del bitcoin su Wall Street Italia
Cambiavalute bitcoin in Italia su Wired
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