lunedì 10 aprile 2017

La Cassimatis e il partito dei cialtroni

Dopo la portata in faccia a dodici stelle - quelle europee -  Grillo sempre più cialtrone combina un gigantesco casino anche sulla Cassimatis la cui elezione viene validata dal Giudice con rischi quanto alla gestione del simbolo che potrebbe passare a lei. Intanto a Padova uno sconfitto per chiedere di ripetere le comunarie si appella agli argomenti usati da Grillo contro la stessa Cassimatis. Non solo i grillini della porta accanto -  i Di Battista, i Di Maio,  le Taverna e le Raggi - si mostrano troppo schiappe per governare ma ormai sempre più emerge anche il pressapochismo dei vertici.




Il Tribunale di Genova ha annullato le delibere di esclusione di Marika Cassimatis dal Partito M5S e l’elezione in suo luogo di Luca Pirondini mettendo a rischio la partecipazione dei grillini alle elezioni del sindaco genovese.

A Padova intanto Leonardo Forner uscito sconfitto dalle comunarie locali chiede che sia invalidata la consultazione per il mancato rispetto del preavviso di 24 ore - argomento appellato formalmente da Grillo per giustificare l'annullamento delle comunarie genovesi. E tacciamo del fatto che la richiesta di chiarimenti sia stata inoltrata dal padovano all'Azienda Casaleggio e Associati. Ma come si può tollerare che un'azienda venga considerata soggetto politico? A quando il parito Cocacola e quello Pandoro Bauli?



L’affair Cassimatis non è infatti questione di democrazia quanto, sopratutto, di CIALTRONERIA. Un'approssimazione che si ripete a tutti i livelli e ritorna a segnare la storia 5 stelle.

Beppe Grillo ha commesso due errori infatti nell'annullare l'elezione di Marika Cassimatis a candidato sindaco per Genova, non solo e non tanto quello gravemente antidemocratico di invalidare la selezione adducendo motivi futili, ma ha commesso sopratutto un errore nei tempi tale da tradire una profonda mancanza di rispetto nei confronti dei ragazzi che lo seguono e un'altrettanto profonda ignoranza della ritualità democratica.


Non solo Grillo dichiarò la Cassimatis inadatta a fare il Sindaco con un irreplicabile "fidatevi di me" adducendo che la candidata era stata autrice di una dichiarazione a sostegno di Pizzarotti e altri scissionisti. Ve lo immaginate che succederebbe - detto per inciso -  nel PD se si espellessero tutti quelli che hanno fatto dichiarazioni a favore di qualcuno di sgradito? Va beh, democrazia deformata dalla lente fascistizzante grillina: grave ma sembra questione da azzeccagarbugli è allora andiamo sulla sostanza.

Non si tratta infatti solo di questo  inciampo su cui tutti i media si spendono. Quello vero e clamoroso capace di farci tremare per il futuro comune sta nella tempistica. 
Non ti piace Cassimatis per un qualsiasi antidemocratico motivo? Glielo devi dire PRIMA che partano le consultazioni.



Se Grillo non gradiva Cassimatis avrebbe dovuto chiarire il punto prima delle comunarie a candidato sindaco di Genova, senza invalidare ex post un processo democratico interno cui tanta gente del movimento ricorre confidando esprima effettivamente e democraticamente i portavoce cinque stelle.

Grillo non lo ha fatto perché è un cialtrone.

Pensare di affidare a lui la macchina democratica del Paese si conferma essere un vero incubo già peraltro delineatosi con il tentativo naufragato del paraguru di entrare nell'ALDE e accreditarsi come forza di centro europea smentendo la storia euroscettica del Movimento.

Pensate i grillini a gestire gli equilibri diplomatici del nostro Paese. Emigrare subito.



Monica Montanari





Fonti e Documenti

Le dichiarazioni incriminate della Cassimatis sull’Ansa
Grillo che invalida le comunarie Genovesi su Adnkronos
Tempi di preavviso validi per Genova e non per Padova? Candidato sconfitto chiede chiarmenti all'azienda Casaleggio Associati. Su Adnkronos
Il giudice da ragione alla Cassimatis su La Stampa
Grillo flop in Europa sulla questione Alde si veda su Tramatlantico


La decisione del Giudice oggi di tenere valide le comunarde Genovesi su La Stampa
 
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